di Cristina Giordano e Luciana Caglioti
Approvata in via definitiva la riforma che taglia il numero di deputati e senatori. “Una riforma populista”, secondo il costituzionalista Enzo Balboni, con cui analizziamo i prossimi passi. Scettica anche Angela Schirò, deputata del Pd eletta in Europa, che ci spiega perché durante la votazione si è astenuta.
Il disegno di riforma costituzionale che prevede la riduzione dei parlamentari è stato approvato ieri (8 ottobre) in quarta lettura alla Camera. La nuova legge riduce i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. I tagli voluti dal M5S sono stati approvati in larga maggioranza anche da Pd, Italia Viva, Leu, e dall’opposizione di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Contrari +Europa e Noi con l’Italia.
Trattandosi di una riforma che va a modificare la Costituzione, ed essendo stata votata a maggioranza semplice e non con i due terzi, potrebbe essere sottoposta a referendum popolare. Una misura improbabile secondo il costituzionalista Enzo Balboni (sarebbero necessarie 500 mila firme), che ai nostri microfoni la giudica un’operazione populista fondata sulla “lotta alla casta”.
Ridotti anche i parlamentari eletti all’estero, che passeranno da 12 a 8 deputati e da 6 a 4 senatori. Angela Schirò, deputata eletta nella circoscrizione Europa per il Pd, durante la votazione si è astenuta e ai nostri microfoni motiva la sua scelta con la preoccupazione della perdita di rappresentanza per gli elettori all’estero in un momento storico come questo, in cui l’emigrazione italiana è in costante crescita.